Scheda XVII: Zoagli, casa di Via Aurelia 80

Ultima modifica 5 agosto 2024

All’inizio del percorso vicinale denominato “via del Castello”, che conduce in circa 150 metri all’interessante complesso di via del Castello 14 (cfr. scheda VII), si trova un palazzo con torretta. L’edificio presenta una pianta irregolare, possibile frutto di modifiche volumetriche.

Il corpo principale è impostato su due piani, mentre la torretta, posta sul fianco ovest del palazzo, raggiunge i tre piani. La muratura è intonacata e trattata a finto bugnato rustico color rosa; le cortine murarie sono scandite da bucature a ritmo regolare.

Le finestre del primo e del secondo piano, monofore e bifore, sono coronate da cimase ad arco ribassato; sul lato sud-ovest del primo piano aggetta un balconcino.

La torretta è bucata da bifore sul fronte sud-ovest, sormontate da cimase ad arco ribassato al primo piano, ad architrave al secondo e a lunetta a tutto sesto al terzo. Sul prospetto sud-est della torretta, all’altezza del terzo piano, si scorge una bucatura tamponata in tutto simile a quella corrispondente sulla parete sud-ovest. Anche le finestre già esistenti sul lato nord-ovest sono state murate.

Attualmente il palazzo di via Aurelia 80 restituisce l’immagine di un edificio tardo-ottocentesco o primo-novecentesco, con un vago richiamo allo stile della Villa Merello di Gino Coppedé (cfr. scheda IX) che risulta ben visibile dal sito in oggetto. In realtà sembra che il trattamento in forme eclettiche o neogotiche sia ascrivibile a una fase successiva alla costruzione del palazzo.

Infatti una foto storica reperita nella monografia del 1933 dedicata a Zoagli mostra l’assenza di tale decorazione, come pure degli attuali spioventi che sporgono oltre il perimetro delle coperture che potrebbero essere stati aggiunti a imitazione della già citata Villa Merello. Notevole, inoltre, la presenza di alcuni inserti nella muratura esterna quali blasoni, scudi araldici in marmo e una Madonnina in un’edicola sullo spigolo sud: elementi che potrebbero contribuire a testimoniare l’anteriorità della costruzione.

L’edificio, d’altronde, non dovrebbe risalire oltre la fine del Settecento o l’inizio dell’Ottocento, dato che non compare nella planimetria vinzoniana del 1771 che non registra la presenza di alcun edificio a nord del demolito oratorio di Santa Caterina.

è da rilevare, tuttavia, che Vinzoni non è precisissimo nella realizzazione del rilievo della parte est del borgo di Zoagli - omette per esempio la torre cosiddetta Saracena, cfr. scheda VI.

Notevole, inoltre, il fatto che l’edificio sia posizionato proprio all’inizio del percorso denominato “via del Castello”, toponimo che trova riscontro storico nella Caratata del 1641, censimento dei beni immobili eseguito a scopo fiscale (cfr. scheda VII).

Il palazzo di via Aurelia 80 è trattato in una guida relativa al Golfo Tigullio pubblicata nel 1921, che riporta anche un’immagine dell’edificio in cui si nota la presenza del trattamento decorativo delle superfici esterne ancora oggi visibile; manca invece il coronamento a spioventi sulla torretta.

L’edificio, descritto con dovizia di particolari, fu denominato “Palazzina dei Velluti”, perché la Società dei Velluti di Zoagli vi aveva aperto al pubblico una esposizione e una vendita delle proprie produzioni.

"In questa Palazzina artistica, minuscola come un gioiello, arredata con alto decoro di nobiltà e di bellezza nella sontuosità del severo mobilio, della tappezzeria e della decorazione interna che offre una visione estetica del più alto pregio, si trova anche in mostra un telaio in azione, sul quale una provetta operaia esegue la tessitura antica e celebrata dei velluti e lascia ammirare alla folla dei visitatori il magistero sapiente e la meticolosa tecnica d’esecuzione del nobile lavoro. La Palazzina è arricchita di un salotto per lettura, dotato di giornali e di riviste italiane e straniere; ha sala di vendita, telefono, ecc..

[…] La mirabile Palazzina dei Velluti […] offre […] uno splendido terrazzo al sommo dell’artistico edifizio, terrazzo che costituisce un magnifico belvedere […]".

Bibliografia

  • 1771
    M. Vinzoni, Il dominio della serenissima Repubblica di Genova in terraferma, Civica Biblioteca Berio, ms. cf. 2. 9., manoscritto datato 1771 (stampa in facsimile Novara 1955).
  • 1921
    L. Gravina, Rapallo e golfo Tigullio, Chiavari 1921, pp. 71-75.
  • 1933
    Zoagli e la sua chiesa, Chiavari 1933.

Redatta da:    Silvia Vallini
Revisionato da:    Colette Bozzo Dufour
Data:    22/2/2002


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