Le Chiese

Ultima modifica 5 agosto 2024

Tra i tanti percorsi pedonali che si inerpicano sulle colline quello denominato dei 5 campanili è il più frequentato e quello che maggiormente svela le bellezze panoramiche e
architettoniche del comprensorio.

Salendo dal centro cittadino si abbraccia l’intero territorio in una passeggiata a mezza costa
che tocca le tre frazioni di Zoagli ed incontra, appunto, 5 chiese con campanile.

San Martino

La chiesa del centro intitolata a San Martino è stata realizzata dagli architetti Ricca su una costruzione antica, almeno del ’200. Essa conserva due gruppi lignei attribuiti alla scuola del Maragliano, arredi marmorei quattrocenteschi e l’altare di Nostra Signora del Rosario di Schiaffino.

Il reperto più antico lo si trova nella chiesa di San Pietro di Rovereto: un’urna cineraria in marmo usata come acquasantiera, risalente al I secolo d.C.
Di grande rilevanza artistica è il piazzale antistante la chiesa costruito alla fine del ’700 in “risseu” policromo a cinque colori, recentemente restaurato.

San Giovanni Battista

La chiesa di San Giovanni Battista in Semorile,ampliata nel ‘700 conserva parte delle ceneri del santo portate e donate a Genova nel 1098 dal Capitano zoagliese Giovanni Merello, comandante della compagine ligure dei Crociati.


La chiesa più antica è quella di San Pantaleo, posta sulla Antica Via Romana,risale al XII
secolo,di chiara espressione romanica,a tre navate con l’abside rivolta ad est.
Il campanile è settecentesco. Adagiata in splendida posizione panoramica, con l’ampio piazzale a terrazza sul golfo, è la chiesa di Sant’Ambrogio, di aspetto neoclassico,ampliata su una esistente del VI secolo, intitolata a Sant’Ambrogio nell’epoca dell’esilio in Liguria dei vescovi ambrosiani.

Oltre alla 5 chiese maggiori lungo il percorso si incontrano altre tre cappelle: San Pellegrino costruita nel ’700, Santa Maria Maddalena nell’antico borgo di Sexi dove si possono scoprire antichi portali eulitici e la chiesetta di San Bernardo affacciata su uno splendido panorama.

Su un altro percorso,da San Pietro verso il Monte Anchetta, si trova il santuario della Madonnetta, che è poco più grande di una cappella campestre ed ha un porticato per il ricovero dei pellegrini.Nasce come eremo dei frati camaldolesi che,abbandonato all’inizio dell’Ottocento,è stato subito trasformato nell’attuale santuario mariano.


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