Protezione Civile - Piano comunale di emergenza
Il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile è uno strumento indispensabile per fronteggiare le emergenze in aree soggette a rischio di calamità naturali ed antropiche.
Ultima modifica 10 ottobre 2024
Il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile, è uno strumento indispensabile per fronteggiare le emergenze in aree soggette a rischio di calamità naturali ed antropiche.
E’ strumento necessario anche quando tali fenomeni si sviluppano con ridotta frequenza anche a seguito d’interventi strutturali che comportano, in ogni caso, il perdurare di un rischio residuale.
Il Piano di Emergenza è il supporto operativo al quale il Sindaco, massima autorità locale di protezione Civile, si riferisce per gestire l’emergenza col massimo livello di efficacia, in quanto è volto:
– a conoscere le vulnerabilità territoriali ed antropiche,
– ad organizzare una catena operativa finalizzata al superamento dell’evento.
Il Sindaco può disporre quindi di un valido riferimento che determinerà un percorso organizzato in grado di sopperire alla confusione conseguente ad ogni evento calamitoso.
Il Piano è sostanzialmente costituito da un insieme di documenti, periodicamente aggiornati, che riassumono tutti quegli elementi utili agli operatori di Protezione Civile e indispensabili per prevenire e fronteggiare le differenti emergenze.
La sua attualità è strettamente legata al suo costante aggiornamento e quindi ciò è stato predisposto aggiornando all’anno in corso sia quanto inerente la popolazione e soprattutto sono stati inseriti e catalogati i nuovi idranti posti sul territorio grazie alle informazioni fornite da S.A.P. S.r.l, gestore dell’acquedotto comunale.
Si è proceduto anche al suo adeguamento in relazione alle variate previsioni territoriali ed a situazioni del territorio variate.
Si rimarca l’aggiornamento 2017, effettuato a seguito dell’adozione del sistema di allerta meteo deliberato dalla Regione Liguria ad ottobre 2015, che comporta allerta cromatrici – giallo, arancione e rosso – in cui l’accentuazione del colore corrisponde al peggioramento della situazione meteo ed altresì per implementare le azioni operative del Comune.
E’ stato anche definito un protocollo operativo comunale con formazione del proprio personale ed è stato attivato, oltre al sistema di sms già presente in passato, un sistema di APP gratuita a disposizione della cittadinanza.
Il Piano Comunale di Emergenza di Protezione Civile, quindi:
- individua le possibili criticità sul territorio comunale dovute a situazioni idrogeologiche e geomorfologiche e possibili inondazioni marine note oltre a riportare le aree percorse e di previsione di possibili incendi boschivi – i dati sono desunti da piani e documenti regionali, provinciali;
- riporta graficamente anche gli edifici con possibile popolazione passiva (scuole, centri anziani..) da porre in attenzione in caso di eventi non programmabili;
- segnala altresì le possibili risorse presenti sul territorio ma soprattutto individua le AREE DI ATTESA e DI ACCOGLIENZA della popolazione da attivarsi in caso di eventi del tipo sismico o comunque che determino l’abbandono di alcune aree comunali con la necessità successiva di formazione di tendopoli, oltre a definire le AREE DI AMMASSAMENTO DELLE RISORSE necessarie per collocare mezzi e quanto altro fornito ad aiuto dell’emergenza;
- individua le possibili sedi del C.O.I. (Centro Operativo Intercomunale – organizzazione che accomuna enti i cui territori hanno caratteristiche analoghe, richiesta dalla Prefettura per maggiore organicità degli interventi) e i Referenti, secondo il Metodo Augustus, delle funzioni di supporto al Sindaco; sono individuati i diversi responsabili comunali che operano come previsto dal Metodo Augustus; il Sindaco deve costituire un team di persone a cui assegnare la responsabilità delle funzioni necessarie ad assicurare, nei vari aspetti, la vitalità del piano comunale e la gestione di ogni singola funzione negli interventi di emergenza.